6 maggio 1928
Ci siamo mossi
adagio verso l'Altare e sulla Pietra
consacrata abbiamo
deposto i nostri
Foulard
rosso-bianchi accanto alla vecchia Fiamma del Milano XI.
Molti piangevano; finiva così il nostro
Riparto dopo
una vita non ingloriosa....moriva così l'ASCI, dopo dodici
anni di intenso lavoro.
Inizia la fase "clandestina"
dello Scoutismo
Le
Aquile Randagie
considerarono tutto come dovere, come coerenza ad una
Promessa che nessuna dittatura avrebbe potuto cancellare dal
loro spirito.
Agirono così, perché
così dettò la loro coscienza; erano ragazzi di modeste
famiglie del nostro popolo, non politici o teorici incapaci
di dissertazioni su programmi sociali.
Non pensavano ad un
avvenire di conquista di potere, erano rimasti quello che un
giorno si erano impegnati di essere: Scout.
Solo questo, per
un atto di lealtà verso se stessi e verso altri ragazzi cui
un giorno avrebbero consegnato, intatto, un Ideale.
25 aprile 1945
Primavera d'Italia,
riappaiono gli Scout senza sventolii o esibizionismi, per
collaborare con attività di soccorso e collegamento nelle
ore cruciali della rivolta.
da uno scritto di
Guido Bertone
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