|
|||||
Fonte: RS SERVIRE (S53,7-8) ultima Campo di concentramento in Germania ‑ Sul primo mattino migliaia di soldati italiani sono fatti confluire nel grande piazzale di centro - Inquadramento: attenti! Con generali tedeschi avanza un signore vestito di bianco - Sale su un podio e parla - Parla dell'Italia, da cui è appena arrivato, delle case, delle famiglie, di combattimento e di onore e invita a mettersi agli ordini della Repubblica sociale testé costituitasi ‑ Chi accetta avanzi un passo! - Silenzio profondo! Ognuno sente il cuore battere in bocca ‑ Uno solo si muove ‑ E poi alto, erompente, unisono, come folgore che trapassi il cielo da mille petti un grido: "'Viva il re!" ‑ Silenzio ‑ La pelle sembra accapponarsi e le gambe mancare ‑ L'uomo in bianco, imbarazzato, scende dal podio e scompare. Alla famiglia avevano anteposto la Patria, al ritorno l'esilio, alla casa la fame, ai piccoli tanto lontani l'ignoto della prigionia. Molti di essi non sono tornati, corpi consumati in tombe senza nome. Per la fedeltà ad un giuramento e alla parola data per rimanere soldati. Dieci anni di là l'Italia ritrovava il suo volto! |