NELLO SCOUTISMO I GRANDI IDEALI SI TRADUCONO IN "MODO DI ESSERE", IN COSE CONCRETE,

IN GESTI CHE, A LORO VOLTA, RIEVOCANO, NEL MOMENTO STESSO IN CUI SONO ATTUATI,

I GRANDI IMPEGNI E LE SCELTE DI VITA. LO SPIRITO DI COLICO E' IN GRAN PARTE QUI

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Consiste nel praticare insieme ad altri fratelli scout un certo tipo di vita fatta di costante attenzione agli altri, di spirito di iniziativa, di coraggio, di capacità di vita all'aria aperta, di abilità manuale e così via, in cui diventa abbastanza facile scoprire i motivi ideali che lo determinano.

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Questa esperienza ha un senso ed è efficace, solo se chi vive un Campo Scuola a Colico entra, per così dire, in questo gioco di identificazione, offrendo la sua disponibilità alle proposte che il Campo Scuola via via presenta.

Anzitutto per capire cosa vuol dire "entrare nella pelle del ragazzo" facendo di questo il protagonista del rapporto educativo. I problemi da risolvere sono infatti quelli del ragazzo, non quelli del Capo.

Chi vuol fare dell'educazione il suo servizio al prossimo, deve capire molto bene questo aspetto, apparentemente semplice e di facile applicazione !

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Colico svolge, ha svolto e svolgerà anche in futuro un ruolo unificante per lo Scoutismo Italiano.

I Capi che sono passati per Colico sono materialmente riconoscibili per il distintivo raffigurante una zanzara, sentono di appartenere ad una famiglia di persone che hanno fatto una particolare e indimenticabile esperienza di vita nel meraviglioso quadro dell'Alto Lario, dove diventa naturale chiamare "Paradiso Perduto" le montagne che chiudono il fantastico scenario al di la del lago.

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C'è a Colico una continua ricerca di "stile", aiutata da alcune semplici regole che ne ricordano lo spirito. Corrispondono a convincimenti autentici, profondi, vissuti e documentati.

Lo stile riguarda anche la persona, l'attrezzatura personale, il modo di interagire, di parlare, di rapportarsi con i luoghi e con le persone che vi abitano.

Per quanto si riferisce all'attrezzatura personale, essa è variabile e diversa secondo l'appartenenza dei Campi alle diverse Branche ed al tipo di campo stesso (mobile, fisso, di specialità, di primo o di secondo tempo ecc..).

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A Colico, nel Campo Scuola dedicato a "Kelly", la divisa viene vissuta come qualcosa che può servire anche per presentarsi a Dio; Kelly volle essere sepolto in divisa, quella delle sue uscite e del suo servizio ai suoi ragazzi. Ha voluto così esprimere, con al sua divisa per l'ultimo viaggio, la sua scelta di essere viandante su questa terra.

E' giunto alla fine, in perfetto controllo di se, dei suoi sentimenti e delle sue condizioni. Riposava in divisa sulla soglia, ma era già pronto ad essere ricevuto dal Signore nella sua Casa.

Così a tutti è apparso Kelly in divisa sul letto di morte, con il foulard di "Gilwell", con i quattro tizzoni di Capo Campo Internazionale; sul cuore il Giglio Scout.

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La conclusione di molti Campi Scuola coincide con la presentazione di una bibliografia per i Capi. Ne abbiamo esaminata qualcuna e abbiamo faticato a capire se si trattasse ... della conclusione dell'anno accademico di una facoltà umanistica o di un Campo Scuola per Capi Scout.

C'era di tutto: in ambito antropologico, pedagogico, sociopolitico, psicologico e così di seguito ... Non siamo certo negatori del valore della cultura e della conoscenza; riteniamo, anzi, che senza un'accurata prospezione del mondo d'oggi, non sia facile fare bene il Capo.

Siamo tuttavia dell'avviso che, prima di questa letteratura psico-socio-umanistica, il Capo Scout debba conoscere bene i quattro libri sui quali si fonda il metodo: "Scoutismo per ragazzi" - "Il libro del lupetto" - "La strada del successo - "Il Libro dei Capi".

Questi quattro libri dovrebbero essere riletti appena tornati a casa da tutti coloro che hanno frequentato un Campo Scuola a Colico, per verificare a caldo la validità e la fedeltà dell'esperienza vissuta.

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Leggere (o rileggere) tutti e quattro i libri, anche per chi intende operare in una sola Branca ? La nostra risposta è senz'altro "si". Colico dedica da sempre spazio al tema "la continuità del metodo".

I punti ricorrenti sono:

Sensibilità al lavoro fatto nella Branca precedente ed eventualmente seguente;
Dignità di Capo Scout;
Progressività ed unità del processo educativo;
Rifiuto di creare un metodo nel metodo e/o un'Associazione nell'Associazione;
Visione globale dei bisogni del ragazzo, pur nel dovuto rispetto delle diverse esigenze nei vari archi d'età;

L'educazione Scout si consuma nel medesimo essere tra gli otto ed i ventidue anni di età.

Il Campo Scuola di Colico non distribuisce ricette, programmi annuali o formule precotte, ma tende a creare la mentalità del Capo Educatore

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A Colico, l'alzabandiera apre ogni giornata del Campo; è un'abitudine che va perdendosi e che il Campo Scuola di Colico intende valorizzare.

Non c'è nessuno spirito "nazionalista", "sciovinista", "nostalgico" che anima questo gesto comunitario; si vuole proporre un momento di raccoglimento; di solidarietà con quanti, nel bene o nel male, ci hanno preceduto; che hanno parlato la nostra lingua; che hanno vissuto la nostra storia; che hanno dato e ricevuto da altri paesi, subendo la nostra stessa evoluzione culturale; che hanno, con il loro lavoro e la loro intelligenza, contribuito al progresso civile del Paese.

Alzare a Colico la Bandiera Nazionale, quella Associativa e quella del Campo Scuola, significa impegnarsi ad una maggiore ricchezza morale; contribuire alla costruzione di una più degna Società Universale ed essere presenti in una regione italiana nella quale abbiamo voluto accendere un fuoco di rinascita spirituale.

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Quando le esigenze del corso di Branca o del Campo Scuola Nazionale lo consentono, i frequentatori di Colico sono invitati a lavorare per terreno o per gli impianti del Campo.

Colico è stato costruito interamente "a mano" dai Rovers, dai Capi, dagli Assistenti Spirituali, dai Capi stranieri di passaggio che hanno voluto in tal modo testimoniare la loro partecipazione alla costruzione dello Scoutismo Italiano.

AL DI LA DELLE OPERE CHE RIMANGONO, E' ALTAMENTE SIMBOLICO CHE, CON IL DONO DEL PROPRIO TEMPO E DEL PROPRIO LAVORO, UNO SCOUT ESPRIMA L'ATTENZIONE ALL'ALTRO EDIFICIO:

QUELLO INTERIORE DELLA GIOVENTU'

Campo Kelly